L’Attaccante Cieco

La malattia degenerativa e la lotteria del terremoto

Con l’obiettivo di procurarsi il denaro necessario per curare la vista di suo figlio di dieci anni, Federico continua la disperata raccolta di monete antiche sull’impervia calata delle capre grazie all’aquila Maya. Nel frattempo accetta un lavoro per il nuovo programma informatico che dovrebbe garantire la perfetta casualità nell’estrazione dei biglietti della Gran Lotteria d’Abruzzo ed evitare clamorose truffe.

L’incubo della prigione

Accusato di omicidio viene rinchiuso in carcere poco dopo essere venuto a conoscenza di un’informazione — per gli altri segreta — che può migliorare radicalmente la vita di suo figlio. Deve comunicarla all’esterno e può riuscirci solo eludendo la sorveglianza con mosse folli. Accetta quindi di partecipare a un torneo di calcetto per non vedenti in cui dovrà giocare bendato e attraverso cui tenterà la sorte.

L’avvincente torneo

Tra avversari spietati e violenti, si allenerà con il figlio che preme perché il padre riconosca la propria indipendenza nonostante la malattia che probabilmente lo renderà bisogno di supporto a vita. Ma Federico scoprirà che suo figlio ha sviluppato altre capacità straordinarie legate proprio alla perdita della vista che consentiranno a Federico — guardingo e diffidente dopo le orribile esperienze della propria vita — di sviluppare sempre più fiducia nelle sue abilità.

La finale devastante

Una fiducia che dovrà mettere alla prova nel momento decisivo della finale del torneo in cui le opzioni che gli si presenteranno avranno risvolti potenzialmente disastrosi. Si affiderà alla capacità intuitive di suo figlio rischiando di rimanere in carcere e di fallire l’obiettivo?